Abbandonati col vostro sito!

Nel corso degli anni mi sono capitati diversi nuovi clienti che mi chiedono di intervenire su un loro sito esistente, perché non riescono a gestirlo come vorrebbero. Il caso è quasi sempre uguale: si sono rivolti a una persona che gli ha tirato su il sito con un CMS, un template acquistato pronto e li ha mollati lì.

Gli utenti non riescono a fare le modifiche che vorrebbero. Spesso dovrebbero usare dei workflow che non capiscono, anche perché nessuno gli ha spiegato cosa dovrebbero fare, quasi sempre hanno modifiche grafiche e funzionali che il curatore originario non vuole fare, anche perché ha tirato su il sito con strumenti che capisce a malapena, oppure è uno smanettone che quando si arriva a formattare le pagine non ne sa niente.
Molto spesso il sito è fatto con Joomla!, che ben si presta a situazioni di questo tipo, perché ha un sistema di organizzazione interna tra i più ostici (oltre ad essere il CMS che qualsiasi sviluppatore serio che abbia conosciuto in tanti anni considera un insieme di pezzi malassortiti e pieni di buchi, inaffidabile e soggetto a intrusioni, ma questo è un altro problema), ma poiché non si dica che ce l’ho con Joomla, altri casi hanno coinvolto WordPress, Drupal o altri. La questione infatti non è solamente una questione di CMS scelto, quanto piuttosto la ripetitività della situazione: creazione del sito –> consegna –> abbandono del cliente –> cliente incapace a gestire il sito –> sito morto.

Piatto precotto

Il problema parte a più a monte e, secondo me, è morale più che tecnico. Molti operatori del settore presentano al cliente, dopo una insufficiente raccolta di informazioni preliminare, un prodotto precotto. Installazione standard del CMS, template grafico già fatto e via si parte. Ora questo può essere dovuto a economie di scala o a relativa incapacità tecnica di modificare e adattare il software alle esigenze del cliente. Alcuni software sono semplici da usare per l’uso per il quale sono stati previsti, ma diventano impegnativi per lo sviluppatore occasionale in caso di modifiche e adattamenti (ed esempio WordPress): alla fine si arriva inevitabilmente alla situazione che sto descrivendo. Un nuovo cliente si è rivolto a me perché lo sviluppatore del sito non voleva l’impaginazione del form contatti, e il sistema di gestione delle news era ridicolo, col risultato che non avevano più toccato il sito in mesi. Insieme, sto ritoccando il sito di un’altra cliente che non riusciva a far fare semplici modifiche di impostazione dei contenuti.

In Definitiva

Qual’è il succo di questa filippica? A parte quello di farvi fare il sito da me intendo (eh eh), cercate di spiegare bene al vostro sviluppatore quello di cui avete bisogno, e accertatevi via via che venga realizzato senso le vostre specifiche. Se non vi chiede niente è un brutto segno.
Poi, fatevi illustrare per filo e per segno come funziona il sistema nell’uso quotidiano. Fate domande, chiarite i punti che non avete capito: molti CMS hanno un sistema logico che è chiaro solo per gli informatici. Personalmente quando il cliente è lontano gli faccio una serie di filmati dove illustro le funzioni di mantenimento del sito: è più chiaro da capire e più veloce da realizzare del manuale scritto che nessuno legge.
Quindi, assicuratevi che sia in grado di intervenire per eventuali modifiche del sito (cosa che vostro cugino difficilmente farà), e poiché nessuno lavora gratis, stabilite una tariffa per gli interventi.
Infine, mettevi in testa che i software vanno aggiornati, specie quelli della triade Joomla!, WordPress e Drupal, pena intrusioni informatiche al meglio noiose, al peggio portatrici di problemi anche giudiziari, quindi pianificate interventi di aggiornamento del software e dei suoi moduli, visto che la comodità del Sistema di Gestione dei Contenuti si paga con qualche operazione in più da fare.