NOTA: Questo articolo mi è venuto in mante giocando con l'Internet Archive. La storia di Ciritorno potete esplorarla a questo indirizzo.
Nel 2005 cominciai a incuriosirmi sul fenomeno dei blog, ne seguivo parecchi ma ne sono rimasti solo due: Wittgenstein di Luca Sofri e Leonardo di Leonardo Tondelli.
Ricetta per un blog
Per vedere un po' come funzionava la cosa aprii un primo blog sulla piattaforma di blogspot. Riguardo all'argomento, pensai di dedicarlo a una delle mie passioni: scartati i fumetti e la lettura in generale, decisi di dedicarlo alla cucina, in particolare ai ristoranti di Pisa. Lo promossi presso i miei colleghi del tempo (lavoravo al Consorzio Pisa Ricerche) che gradirono la cosa, iscrivendosi come collaboratori, costituendo il primitivo nucleo di una comunità che sarebbe diventata molto grande.
Piaceva l'idea che per il tempo non era molto battuta, piaceva il sistema di voto espresso in "ganasce", che era un omino tondo e stilizzato che, nella versione del voto più basso, rimaneva sdraiato morto per terra. Il fatto di essere un sistema calibrato su Pisa, che non è una città con esorbitanti risorse gastronomiche, ci costrinse ad aggiungere una sesta ganascia per comprendere ristoranti di fascia alta, tipo gli stellati.
Quasi subito Blogspot mi andò stretto. Spostai quindi tutto su una mia istanza di Wordpress sul dominio che per tanti anni sarebbe stato uno dei siti più visitati del settore in Toscana. La voce si diffuse e molti utenti si iscrissero, contribuendo con recensioni e commenti, facendo diventare Ciritorno conosciuto, rispettato e un po' temuto, prima a Pisa, poi nelle città limitrofe: Lucca, Viareggio, Livorno e oltre.
La comunità di Ciritorno sarebbe cresciuta pian piano fino a superare di parecchio le 1200 persone registrate sul sito, e una media di 35/40.000 viste al mese. Niente male per un blog di ristoranti locale.
La comunità dei Ciritornini
La comunità di Ciritorno era incredibilmente educata, ma anche tenuta sotto controllo. Le nuove recensioni venivano pubblicate solo dopo essere state controllate e approvate da me o da un ristretto numero di supervisori. Se una recensione veniva trovata insufficiente, inefficace o scritta male, chiedevamo all'autore di integrarla o correggerla.
Il voto espresso poi poteva essere aggiustato se i commenti alla recensione non erano d'accordo in preponderanza. Questo meccanismo rese Ciritorno molto preciso e affidabile, e rese anche noi della redazione molto capaci a scoprire recensioni false, cosa molto comoda oggi su TripAdvisor, dove un terzo delle recensioni lo sono.
Altro fattore importante era l'anonimato: nessuno poteva presentarsi come recensore di Ciritorno. Nessuno doveva avere un trattamento di favore che avrebbe falsato il voto.
Quello che però si creò nel tempo era un senso di appartenenza al gruppo veramente bello, fomentato anche dalle "cene di Ciritorno", eventi dove ci ritrovavamo di persona e sperimentavamo un ristorante. Quasi subito questo contribuì a cementare amicizie durature, grazie al comune interesse per la buona cucina.
Il declino
Tutto bene fino alla nascita di TripAdvisor, che sottrasse ovviamente importanza a Ciritorno; calarono le recensioni e calarono le visite fino a che il lavoro per tenere aperto un esperimento riuscito, ma concluso, non mi è parso superiore al beneficio. Nel 2019 ho passato dominio e database a un membro della comunità, ma da allora il sito mi sembra ristagnare parecchio, anche se probabilmente sarà ancora uno dei blog più longevi d'Italia.
Personalmente continuo a scrivere recensioni ma le pubblico su TripAdvisor, dove probabilmente spiccano perché continuo a farle nello stesso stile dettagliato: a fine 2023 ho avuto finora più di 180.000 lettori, il che non guasta.
Nell'estate di questo 2023 però ci siamo ritrovati su Whatsapp, un piccolissimo gruppo di aficionados, e ci siamo organizzati una stupenda cena allo Yacht Club di Livorno, dove abbiamo ricordato le vecchie cene e ci siamo divertiti sbafando, come ai vecchi tempi. Un piccolo patrimonio di esperienze e ricordi che ci ha reso tutti più ricchi. E grassi.
Questo articolo è dedicato alla memoria di Franco Minghi, aka Frank55, che ci ha fatto ritrovare e ci ha lasciato all'improvviso.
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