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Da Wordstar a Scrivener

17.11.2011
Software
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Una discussione su Punto Informatico a proposito dell'annuncio di Microsoft Office 2010 per Mac mi ha fatto fare alcune considerazioni sulla scrittura al computer, scatenando ricordi antichi e facendomi rendere conto da quanto tempo uso il computer.

Per ragioni anagrafiche il mio primo programma di scrittura serio è stato WordStar 2 sotto CP/M (ma non datemi del bacucco, ero un bimbetto). Poiché sospetto che molti di voi non abbiano mai sentito parlare né dell'uno, né dell'altro, vi dirò brevemente che il CP/M era uno dei sistemi operativi più diffusi prima dell'MS-DOS (l'antenato di Windows), e WordStar era IL programma di scrittura. Ovviamente a quel tempo il mouse esisteva solo nelle cantine umide e mangiava il cacio, quindi si faceva tutto con comandi tipo control-qualcosa. Per impararli ci ammattivi un po', ma dopo andavi come un treno.

Il mio primo computer a casa (1984) fu il Commodore 64, e quindi il mio programma di scrittura diventò SpeedScript, che a WordStar assomigliava parecchio, almeno come impostazione. Alla fine del liceo però (1987-1988) uscì il GEOS, il nuovo Sistema Operativo per il C64, che usava la grafica e il mouse; allora la tesina di fisica della maturità la scrissi con GeoWrite 2.0. Tra l'altro il programma (che avevo comperato negli Stati Uniti durante uno scambio culturale e importato di contrabbando, mesi prima della sua uscita in Italia) permetteva la grafica seria coi font e tutto: presentai un documento da fantascienza con diagrammi e figure nel mezzo al testo che fece strabuzzare gli occhi alla commissione! Unico problema era che la stampantina ad aghi Commodore si prendeva 18 minuti per stampare ognuna delle 27 pagine della tesina...

Poi passai ad Atari ST, e quindi prima a Microsoft Write, rapidamente abbandonato per 1stWord Plus, per approdare infine al favoloso Redacteur, uno dei pochi programmi che rimpiango veramente. Superefficiente e velocissimo perfino sul 68000 a 8MHz dell'Atari, era una vera pacchia: era stato sviluppato per i redattori del quotidiano francese Liberation e sprizzava praticità, mettendoti a tuo agio.

Sotto Mac ne ho girati un po' ma ho usato di più AppleWorks, Nisus, Pages e ora, con grandissima soddisfazione, Scrivener.
Scrivener è un programma per scrittori assidui. Permette di avere tutto nella stessa finestra: struttura del documento, capitoli, materiali di riferimento, note di scrittura. In più ha una modalità "senza distrazioni", con lo schermo abbuiato che ti lascia solo col tuo testo senza messenger, posta e menate del genere. Sembra una cavolata ma aumenta la produttività di parecchio. Inoltre, è un fulmine di guerra.

Se avete notato una cosa, non ho mai usato Word. Lo trovo elefantiaco, con una pessima interfaccia che ti sta sempre sui piedi, poco affidabile e mostruosamente lento.
Lo tollero solo perché tutti continuano a spedire documenti nel suo formato, ma non vado oltre il copia e incolla dentro i miei programmi di lavoro.

E in effetti il bello del testo é che con poco puoi cambiare programma: ripenso con affetto quando, lavorando alla seconda edizione di un volume con AppleWorks, mi sono ricordato che la prima bozza della prima edizione era stata scritta col tenerissimo 1stWord, sullo scomparso Atari ST, 6 o 7 anni prima!


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